Detto senza nessuna acrimonia, si tratta di un film inguardabile, più che altro utile per ufficializzare il definitivo rincoglionimento di un Oliver Stone sempre meno riconoscibile. Per il resto la faccia da san bernardo di Cage giace insabbiata per ore sotto le macerie, in attesa del solito assurdo happy end che molto tardi arriva, tra marines esaltati e mogli in lacrime, senza aggiungere nulla alla nostra conoscenza di quanto realmente accaduto quell’11 settembre.