Difficile trovare le parole. Ma mentre lo guardavo provavo gioia, perché mi rendevo conto in tempo reale che stavo assistendo ad un vero capolavoro di cinema pop. Questo Bond è la quintessenza del bondismo, senza le ingenuità degli anni 60, senza le leggerezze degli anni 70, senza la vacuità degli anni 80, senza la computer graphic degli anni 90. Questo è Bond puro, nè agitato né mescolato. Un fiume di adrenalina, una vita al di sopra degli schemi, l’emozione di un amore grande eppure fragilissimo. E Daniel Craig. Daniel Craig non è adatto alla parte, Daniel Craig è la parte. Daniel Craig è Bond, James Bond.