Dopo qualche delusione – almeno per me – Scorsese torna a farmi godere. Shutter è un film bello e contorto, che mentre lo guardi, a tratti, puoi anche pensare che palle. Ma poi lavora sottopelle, e all’alba del giorno dopo ha il retrogusto del quasi capolavoro. Se a metà del secondo tempo hai la sensazione di impazzire… e se durante i titoli di coda sei li con la faccia da branzino, cercando di capire chi, come, cosa, quando… beh… bentornato, Martin.