Una commediona che mi sento di definire perfetta, di quelle come non se ne fanno più, recitata con gusto, delicatezza e ironia da un grande Warren Beatty, anche co-regista. L’errore di un angelo troppo zelante da il via ad una storia di fantasia, amicizia e amore, che ti coinvolge nel profondo, mentre ridi e piangi. Memorabili certi scambi di battute tra Farnsworth/Beatty ed il maggiordomo Sisk, glacialmente british nella sua delicata schiettezza: “Do I play Polo, Sisk?” “Not really, Sir.” Un film con un retrogusto meraviglioso, uno dei rari che appena partono i titoli di coda vorresti premere play per rivederlo subito.