Ocean’s Eleven, Twelve, Thirteen (2001, 2004, 2007)

L’ispiratissimo Steven Soderbergh parte alla grande con Ocean’s Eleven, perfetto esempio di come si realizza una commedia negli anni 2000: acuto, divertente, coinvolgente e con un cast pazzesco, capace di mettere sulla stessa barca i due belloni del momento (Clooney e Pitt) con altri grandissimi nomi tipo Matt DamonAndy GarciaJulia Roberts ed Elliott Gould. Ben scritto, con battute supersmart – quella su Elton John che rivuole la camicia la inserisco personalmente nell’olimpo delle migliori della storia del cinema – e con un gruppo di attori che oltre a recitare (bene) gigioneggiano, senza mai prendersi troppo sul serio, sullo sfondo della solita Las Vegas da sogno. Come spesso avviene, il secondo capitolo delude: tutto quello che in Eleven aveva girato come un orologio svizzero, in Twelve non funziona, incespica, si inceppa. Un film a cui, a differenza del primo, non concederai mai una seconda visione. Saggiamente, Soderbergh risolleva le sorti della saga con il terzo capitolo, riportandola a giocare in casa: Back to Vegas, grazie anche ad un certo Al Pacino nella parte del villain di turno, Thirteen recupera parte delle atmosfere e della gradevolezza del primo capitolo. In conclusione, gran divertimento, superproduzione e supercast. Da vedere i numeri dispari. Twelve facoltativo, se proprio vuoi fare il perfettino.

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