Buon sangue non mente, ed ecco che Jake Scott – figlio di un certo Ridley – mette insieme lo sconosciuto Jonny Lee Miller (lui comunque è stato sposato con Angelina Jolie, e tu?), il super brit Robert Carlyle e la dea Liv Tyler, inventandosi una storia di rapine nella fascinosa Inghilterra del ‘700, tra parrucche, cipria e musica d’orchestra remixata techno. Un mix esplosivo, che al grido di Stand and Deliver squarcia la nebbia londinese regalandoci una trama solida e personaggi supercool, ben scritti e ben recitati, tra cui personalmente ritengo assolutamente memorabile Alan Cumming nella parte – marginale ma nemmeno troppo – dell’ultra-libertino Lord Rochester. Menzione d’onore alla colonna sonora di Craig Armstrong – in seguito saccheggiata da più di un commercial pubblicitario – capace di dare una marcia in più a questo film, mettendone definitivamente a punto l’originalissima personalità. Alla fine sei a cavallo tra Barry Lyndon e un videoclip di Sebastian Komor, e quando il film finisce hai il pellone d’oca, e pensi che con quei tre negli USA vorresti scappare anche tu. Passato quasi sotto silenzio, da stravedere.