Il produttore Lawrence Bender mette sul tavolo di un registuncolo esordiente (un certo Quentin Tarantino) poco più di un milione di dollari (pensa che Avatar ne è costati 237) per produrre un film fatto di poco e niente, un vero low budget, quasi B-movie. L’esordio del regista non poteva essere meno ricco ma, aiutato paradossalmente dalla povertà di mezzi, Tarantino tirerà fuori dal cilindro una sceneggiatura da urlo a squarciagola, realizzando un film che diventerà una milestone della storia del cinema. Supportato da un cast eccezionale, in cui spiccano nomi – all’epoca sconosciuti o in disgrazia – di Harvey Keitel, Tim Roth, Steve Buscemi, Chris Penn e Michael Madsen, Tarantino ci racconta di una sanguinosa rapina senza farcela vedere, perchè non è quello il punto. Tra discorsi vuoti sul significato di Like A Virgin o il litigio su chi si debba chiamare Mr.Pink, ne viene fuori la storia capostipite del nuovo pulp, fatta di uomini senza morale, sangue, tradimento e sete di denaro. Inutile continuare a citare scene memorabili di questo film, perchè alla fine dovrei citarle tutte. Dopo Reservoir Tarantino ha girato altri film, quasi tutti degni di essere definiti capolavori, ma Le Iene resta forse il suo miglior film. Se non l’avete visto, correte a vederlo. Se lo avete visto, correte a rivederlo.