Ethan e Joel tornano e portano nello zainetto un bottiglione di vetriolo, che finisce dritto dritto in faccia alla moderna società occidentale, e quindi anche alla nostra, per la sua generalizzata, colpevole pochezza di valori. Ne esce questo Burn, definito un anti-spy-thriller, in cui i belloni di Hollywood Brad Pitt e George Clooney, supportati da un grandissimo John Malkovich e dalla glaciale Tilda Swinton, si buttano in ridicolo. Mentre tutti tradiscono tutti e tutti scopano con tutti, assistiamo alla carrellata del peggio dei valori di qualunque telecrazia che si rispetti, rappresentati al meglio dall’ossessione per la chirurgia estetica della meravigliosa Frances McDormand – che non si accorge di aver l’amore a un passo – o dalla superficiale pochezza del personal trainer Brad Pitt. Il tutto ben inserito nella cornice del plot principale, ovvero l’improbabile tentativo di fare il colpaccio e di sistemarsi vendendo ai russi un CD pieno di fuffa ma scambiato dai protagonisti per un prezioso elenco di dati sensibili. Alla fine tutto andrà, ovviamente, in vacca: niente plastica facciale, niente tette nuove, e bye-bye Brad. In tutto questo, più di un colpo basso va anche alla grande CIA, i cui cervelloni alla fine non ci hanno capito nulla, non hanno imparato nulla. Ma in fondo che importa?