Tutto pronto per la prima missione umana su Marte. Il Pianeta Rosso aspetta. I tre uomini dell’equipaggio sono pronti, preparatissimi. Ma il giornalista d’assalto Elliott Gould sente puzza di bruciato, mentre il countdown continua… Per tutti gli amanti della cospirazione, in tempi non sospetti, c’è da riscoprire questo film di Peter Hyams sulla missione su Marte mai avvenuta. Un film capace di catturare l’atmosfera di un momento storico, in cui si respira ancora un po’ di quell’ingenuo entusiasmo anni ’60 per la corsa allo spazio, mescolato però all’approccio disilluso e un po’ truffaldino più caratteristico dei decenni successivi. Alla fine la vera missione dei tre astronauti (James Brolin, Sam Waterston e O. J. Simpson) sarà la fuga da un hangar segreto, braccati attraverso un deserto che sembra davvero Marte, verso la propria veglia funebre. In quanti ce la faranno ve lo lascio scoprire, ma lasciatemi dire che questo è uno dei pochissimi film in cui l’happy-end è perfettamente integrato nella linea narrativa. Un finale dolce-amaro, emozionante e commovente, sapientemente girato in slow-motion, lasciandoci intuire le conseguenze in quello sguardo tra il sorpreso e il rassegnato del velenosissimo baddie Hal Holbrook. Da vedere.