UFO (1970)

Questo è il telefilm che da bambini guardavamo sulla svizzera, il famoso terzo canale che faceva tanto fico dato che quasi tutti i comuni mortali avevano solo il primo e il secondo. UFO è un telefilm mito: una sola stagione, 26 episodi capaci di generare un clamore che non si sarebbe mai più spento, grazie ad un livello produttivo mai visto prima (grazie al papà Gerry Anderson), ad un look-and-feel inimitabile e terribilmente aspirazionale (chi non avrebbe voluto vivere in quegli anni ’80, così particolari e così versione futuribile dei mitici ’70? Grazie, mamma Sylvia Anderson) e ad un cast di attori sconosciuti ma capaci di balzare nel mito nello spazio di una notte (Ed Bishop è il glaciale Comandante StrakerMichael Billington il supercool Colonnello Paul FosterGabrielle Drake la sexy comandante di Base Luna Tenente EllisGeorge Sewell il fedele Alec Freeman, solo per citare le colonne). UFO si basava su un plot di base molto semplice: gli alieni, umanoidi e in fin di vita, vengono sulla terra per rapire esseri umani e procurarsi così organi da trapiantare per poter sopravvivere. Venute a conoscenza della minaccia, le Nazioni Unite danno vita alla Supreme Headquarters Alien Defence Organization – SHADO per gli amici – un’organizzazione segreta a difesa della terra, dotata delle armi più futuribili e di tutti gli ultimi gadget e ritrovati della tecnologia (ma vi ricordate gli Intercettori, Sky One e Sky Diver, gli Shado Mobile, il satellite SID e la mitica Moon Base?). Su questa premessa, lungo il percorso narrativo, gli sceneggiatori ebbero il coraggio di affrontare, nemmeno tanto tra le righe, temi allora tabù quali il traffico di organi, le relazioni inter-razziali, l’uso di droghe, le percezioni extra-sensoriali, e poi il tradimento, la cospirazione, lo smaltimento di rifiuti tossici. La serie fece scandalo, e questo fatto, unito a una programmazione pessima (in UK veniva trasmesso al mattino!) causò la cancellazione dello show. Qualche anno dopo qualcuno evidentemente si rese conto del passo falso e richiamò Gerry e Sylvia Anderson, incaricandoli di studiare una possibile UFO-season 2, ma ancora una volta i cervelloni che avrebbero dovuto finanziarla decisero di snaturare il progetto, dando vita a quella mezza ciofeca chiamata Space:1999. Alla fine tutto quello che resta sono questi 26 meravigliosi, coloratissimi, indimenticabili episodi, con le loro trame un po’ così, le parrucche viola, le auto a siluro, gli alieni con la tutina arancio e quegli strani abiti disegnati da Sylvia Anderson. UFO serie mito per definizione. E anche se visto oggi mostra tutta l’ingenuità di quegli anni, resta l’archetipo di molte delle cose che vedremo poi. Non meno di cinque stelle, dunque, e correre a comprare i DVD che domani interrogo.

Col. Paul Foster: You know, death’s never worried me before but right now I’m scared.
Ed Straker: You’re getting older.
Col. Paul Foster: How do you mean?
Ed Straker: The older you get, the more precious life becomes. You become aware of what life is.

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