Nel 1965, mentre io ero impegnato a nascere, Bruno Bozzetto già produceva lungometraggi animati. E lo faceva con uno stile unico. Quarant’anni prima della Pixar, un italiano, in Italia, produceva un cartoon western! Di più: un cartoon spaghetti western. Già, perchè, che Bozzetto lo ammetta o meno, questo film risente pesantemente del fatto che qualcuno nel 1962 avesse girato un certo Per Un Pugno di Dollari, e quasti tutti i fotogrammi di questo capolavoro d’animazione grondano letteralmente di citazioni del Maestro, dalle location desertiche – tipiche del western italiano e praticamente assenti nel western USA – al “triello” finale, da certe inquadrature (la scena del duello ripresa dallo sperone) alla caratterizzazione dei personaggi, di chiara ispirazione leoniana – lo “smilzo” sembra arrivare dritto dritto da una sceneggiatura di Sergione, e lo ritroveremo identico ne Il Mio Nome è Nessuno. Film a tratti geniale, perfetto esempio di creatività nostrana, precursore di tutti i moderni film di animazione nella capacità di rivolgersi tanto al pubblico adulto quanto ai ragazzini. Godibile e imperdibile, non solo per chi ama il genere (western o cartoon, fate voi) a patto di avvicinarvisi a mente aperta e senza preclusioni verso un prodotto ovviamente e inevitabilmente lontano mille miglia – e 40 anni – dalle meraviglie dell’animazione digitale.
“Capo, gli indiani sono passati, e si sono portati via Esmeralda”.
“Bene. Hanno avuto quello che meritavano”.
[…] del cinema western. Con la sola eccezione di West and Soda (di Bruno Bozzetto, 1965, vedi recensione) infatti non si ricorda un’opera così fortemente dedicata al ricordo di un’epoca, e di […]