Amabile e dilatato, questo film di François Ozon è la classica commedia francese misurata ed elegante, lontana – per fortuna – anni luce da vanzinismo della maggior parte del cinema d’evasione nostrano. Gérard Depardieu e Catherine Deneuve sono simpatici e misurati, anche se è la Deneuve la vera mattatrice di questo film, veramente in grandissima forma e capace di una prova immensa. Intorno a lei, oltre a Depardieu, un cast delicato ma perfetto per questa delizionsa ricostruzione dell’anno 1977 e dei tumulti culturali dell’epoca. Diverse le prese di posizione: più o meno tra le righe si riflette sul sociale, senza la pesantezza del realismo a tutti i costi ma anche con grande attenzione a non scadere nel superficiale. Assistiamo alle rivendicazioni sindacali nell’azienda di famiglia e, sempre in modo dolce e delicato, all’evoluzione della donna da bella statuina a donna-manager a rappresentante del popolo. E poi ci sono le tappezzerie, le macchine e l’arredamento a fare il resto, che unite alla fotografia e alla grana della pellicola raggiungono il credibilissimo e bellissimo effetto veri anni ’70. Alla fine il film è godibile, solido e a tratti perfino profondo, anche se paga la sua francesità sul piano del ritmo, decisamente troppo basso, tanto da far sembrare molti di più i suoi 103 minuti. Ma in definitiva un film godibile, misurato, delicatamente divertente, molto ben recitato. Direi ideale per un venerdi sera light all’Anteo.