Qui c’è un gran puzzo di occasione mancata. E dalle ceneri di un’approccio alla vorrei tanto essere un esempio di B-movie degli anni duemila esce questa stronzatona di dimensioni epocali. E pensare che l’inizio era promettente, con quella voglia di regia alternativa (Phil Claydon), magari un po’ forzata, alla ricerca del famolo strano ad ogni costo, ma comunque carina e intrigante. E a dire il vero, anche alcune battute non erano male. Ma poi il tutto implode nel delirante liquame di uno script arrabattato (Paul Hupfield e Stewart Williams sarebbero da sbattere in miniera) ma soprattutto della pavida incapacità di portare l’idea alle estreme conseguenze. Insomma, analizzando le tre parole che compongono il titolo – ammettiamolo, intrigante – di Lesbian qui c’è molto poco, ancor meno c’è traccia di Vampire, mentre i Killers (che immagino dovrebbero essere i protagonisti guidati dal puzzolente e unto James Corden) fanno buttar via dalle risate un intero pollaio. E purtroppo non si tratta di risate positive. Peccato, perchè oltre ai già citati titolo e inizio (promettenti) c’era un gran bisogno di un B-movie come si deve. Personalmente mi ci sono avvicinato con l’inconfessabile speranza di trovarmi di fronte ad un altro gioiellino tipo Shaun of the Dead, pia illusione! Lasciate ogni speranza, oh voi ch’entrate: questo film è una vera ciofeca.
Fletch: Yep, lesbian vampires. Just another one of God’s cruel tricks to get on my tits. Even dead women had sooner sleep with each other than get with me it would appear. But eatin’ me alive, oh no, that’s fine. Next time he’ll have me bummed by a big gay werewolf I swear.