Benvenuti al Sud (2010)

E vabbè, che vi devo dire, è il momento delle commediole italiane (e attenzione che ne ho in canna un’altra). Quest’opera di Luca Miniero è il remake del famoso Bienvenue chez les Ch’tis, scritto, diretto e interpretato nel 2008 da Dany Boon. Solo che qui anzichè andare al nord e mettere in mostra tutti i luoghi comuni – più o meno simpatici – del campanilismo transalpino, ritroviamo il solito Claudio Bisio – bravo, ma sempre troppo uguale a se stesso – costretto al trasferimento da Usmate (MI) a Castellabbate (SA). E anche quì è un fioccare di luoghi comuni che pescano dal più classico repertorio dell’eterna lotta tra bauscia e terroni. Nella prima parte il film stenta, soprattutto per certe estremizzazioni narrative (come se a Milano non esistessero i napoletani) e per la voglia di forzare la mano. Poi, però, le cose si sistemano, e una volta trasferiti al sud si comincia a ridere di gusto e, in certi momenti, perfino a commuoversi. Spassosa la messa in scena organizzata per la visita di Angela Finocchiaro, questa si capace di deridere in modo acuto e intelligente i luoghi comuni sulla terronia. Alla fine Benvenuti al Sud è un filmetto carino, un pelo sopra la media di analoghi prodotti nostrani, che potrei consigliare per due ore di disimpegno, senza stare troppo a sindacare su credibilità, regia e sceneggiatura. Per i più entusiasti, pare sia in arrivo un sequel in cui Mattia è costretto a recarsi a Milano…

Mattia: Quando vieni al Sud piangi due volte, sia quando arrivi, sia quando te ne vai.

vedi anche cosa ne pensa PJ 😛

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