Giorgione Romero ci riporta per la quarta volta i suoi living dead, gli originali. E stavolta lo fa da numero uno, con una produzione di livello ed un cast che, se non proprio di star, almeno è composto di attori. Stavolta la venatura politica è fin troppo urlata, ma a parte questo il filmone scorre gradevole, pur senza la poetica dei predecessori. E poi c’è Asia, che meriterebbe un bel discorsetto a quattr’occhi…
Asia Argento
xXx (2002)
Tra gli aspiranti eredi di 007 spunta Vin Diesel che, al primo ruolo di serie A, riesce a farti divertire con quell’approccio caciaron-spaccone, a cavallo tra il rap e il nu-metal, da gang dei sobborghi di L.A.. Rob Cohen (niente a che vedere con i Coen quelli veri) crea l’archetipo del pop-corn movie degli anni 2000, il film si lascia sgranocchiare e vola veloce e rumoroso pervaso di tamarrate. Regole per la visione: staccare il cervello, essere pronti a tutto, sospendere completamente l’incredulità, immaginare il rossetto di Asia Argento da qualche parte sul tuo corpo. Alla fine nel setaccio non resta nulla, e se non fosse per le orecchie che fischiano assordate ti potrebbe sembrare di non averlo nemmeno visto.