Escape From New York (1981)

In 1988, the crime rate in the United States rises four hundred percent. The once great city of New York becomes the one maximum security prison for the entire country. A fifty-foot containment wall is erected along the New Jersey shoreline, across the Harlem River, and down along the Brooklyn shoreline. It completely surrounds Manhattan Island…

Chiamalo Snake o chiamalo Plissken, è lui quello che dovrà andare dentro a recuperare il presidente. Ecco il film con cui John Carpenter raggiunge la perfezione degli equilibri del suo concetto di cinema. Un film che definirei un B-movie di serie A. Buio, sporco, decadente e inquietante, con Kurt Russell protagonista al top della forma e personaggini del calibro di Lee Van Cleef, Donald Pleasence e Ernest Borgnine a fare da supporto. Il tutto ben impacchettato in una pellicola che è stata capace di innovare profondamente il concetto cinematografico di futuro, diventando lo stracult che, insieme a Mad Max, ha di fatto iniziato il filone della post-fantascienza – quella in cui il domani è una specie di medioevo tecnologico un po’ straccione, per capirci – per ora culminato con Terminator Salvation o The Road. Carpenter riesce a mantenere quel fondo un po’ cheesy tipico delle sue produzioni che dà al film un sapore unico, e te lo fa apprezzare anche per la sua capacità, in fondo, di non prendersi mai troppo sul serio. Un dettaglio che troppi cloni successivi hanno ignorato, compreso il patetico presunto sequel del 1991 – aimè dello stesso Carpenter – Escape From Los Angeles. Alla fine siamo davanti a un bel pezzo di storia del cinema, con buona pace della critica di rango che certe cose ha difficoltà a farsele entrare nella testolina.

You touch me… he dies. If you’re not in the air in thirty seconds… he dies. You come back in… he dies.

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Altrimenti ci Arrabbiamo (1974)

Questo è uno di quei film che ogni volta che li vedi ti mettono di buon umore. E’ sano, pulito e, per chi ama Terence Hill e Bud Spencer, è come vedere due amici che fanno i coglioni nel video delle ultime vacanze. Come al solito volano cazzottoni e si creano miti; in questo caso – tra gli altri – la dune-buggy rigorosamente rossa con capottina gialla (!), il consigliere ex-nazi del boss (un grandissimo Donald Pleasence) ed alcune battute memorabili tra cui ce la giochiamo a birra e salsicce e quella che da il titolo al film Altrimenti? Eh, altrimenti… altrimenti ci arrabbiamo! Forse non da cinefili di razza (che poi…) ma sicuramente un filmetto da rivedere ogni tanto, come bere una birretta gelata in un pomeriggio d’estate.

The Eagle Has Landed (1976)

Un altro di quei filmoni di una volta, tutto cast e seconda guerra mondiale. Michael CaineRobert Duvall sopra a tutti, per un superfilm superprodotto anni ’70, con Donald Pleasence che ci regala il miglior Himmler del cinema.

THX 1138 (1971)

Visionario e anticipatore, debutto di un certo George Lucas, questo film rappresenta uno dei mattoncini di DNA del cinema di fantascienza. De vedere a prescindere, per regia, fotografia, location, storia. E poi, per chi ha dei dubbi, da confontare per conferma. Per esempio con The Island.