Dite quello che volete, ma quando Bay si mette al lavoro bisogna solo guardare e ammirare. Nulla di culturale, certo, ma uno spettacolone visivamente appagante, zeppo di tutto quello che ti aspetti, compresi passaggi che saranno anche messi lì apposta ma io ogni volta mi ci faccio un pianto. Una mega-produzione in cui ogni inquadratura trasuda dollari, certi slow motion da far venire la pelle d’oca anche a Bokassa, il solito manipolo di eroi per caso mandati a salvarci dalla fine del mondo. Alla fine spazzoli il divano dai resti di asteroide e vai a nanna appagato. (E no, non c’è un piano B.)