Daybreakers (2009)

Intrigante B-movie superpatinato diretto dai semisconosciuti fratelli Spierig di origine tedesca. Look-and-feel ci portano dalle parti di Gattaca in versione ultra-dark. In questo caso la futuribile società benestante, la cui popolazione è composta di soli vampiri, caccia e alleva gli ultimi esseri umani per garantirsi la produzione di sangue fresco. Fino a quando il sangue comincia a scarseggiare. Ethan Hawke, Willem Dafoe e Sam Neill – quindi non proprio tre muratori che passavano di lì – garantiscono un prodotto superfresco, e anche se a tratti la sceneggiatura traballa e il ritmo è altalenante, il film resta interessante, ben prodotto e ben girato, regalandoci dialoghi sopra media e un plot che riesce a coinvolgere, pur senza uscire mai dai binari di una certa prevedibilità. Ottimo per un lunedì sera.

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Jurassic Park (1993, 1997, 2001)

Difficile che Spielberg sbagli un film, anche se con il primo capitolo della trilogia dei dinosauri c’è davvero andato vicino. Tolti i valori produttivi “assoluti”, l’ipersemplificato adattamento del bel romanzo di Crichton infatti lascia mooolto a desiderare. Detto questo il film travolge e sconvolge grazie alla novità, e mentre i raptor ti staccano a morsi interi pezzi di divano, tu devi fare training autogeno per ricordarti che sono computer generated. Nel ’97 Steven ci riprova e stavolta riesce a toppare. Venuta ormai meno la novità, il film fa acqua da tutte le parti, rivelandosi un sequel inutile e sbagliato, prodotto con tanti milioni di dolla solo per farne dieci volte tanti. Potrebbe andare peggio? SI, potrebbe esserci il n.3… E infatti. L’unica sorpresa del terzo capitolo, telefonato e filoguidato dall’inizio fino al ridicolo happy/army-end, è tutto sommato la sua vuota godibilità. Un filmaccio sgangherato, che lo sgamato Spielberg ha fatto bene – stavolta – a mollare al primo Johnston che ha trovato.