Il buon vecchio Woody Allen arriva e ti butta lì tra il lusco e il brusco questa specie di thriller con palla da tennis, racchetta e rete. Ma la pallina cadrà al di quà o al di là della linea? Un film su un’ossessione bionda, che appena la vedi mentre gioca a ping pong non puoi che condividere, immaginando dove ti staresti infilando tu, in quale guaio, se quello non fosse un film, se lei fosse li davvero. Le intesteresti la casa, la macchina, tutti i tuoi averi. Metteresti tutto a repentaglio. L’ossessione bionda si chiama Scarlett Johansson, qui in versione ragazza pericolosa. Pericolosissima. Perfetta. Un film dove Jonathan Rhys Meyers la combina, la fa grossa, e poi riesce a farla franca. Alla faccia di tutto e di tutti. Forse siamo in zona cult. Lo stesso Woody, parlando di questo film, ha affermato: arguably may be the best film that I’ve made. This is strictly accidental, it just happened to come out right. You know, I try to make them all good, but some come out and some don’t. With this one everything seemed to come out right. The actors fell in, the photography fell in and the story clicked. I caught a lot of breaks.
Scarlett Johansson
Lost in Translation (2003)
Un sogno girato con delicatezza e grande attenzione. Un film capace di donarti sensazioni. Come addormentarsi su un’amaca, come sentire un profumo, riscoprire un ricordo. Come guardare negli occhi chi ami e sentire che è proprio amore. Sentire. Ecco, c’è sentimento in questo film insonne che Sofia Coppola gira con dolcezza. Un film praticamente perfetto, che mentre vanno i titoli di coda vorresti già rivedere. Inimitabile e catatonico, un grandissimo Bill Murray ed una Scarlett Johansson acqua e sapone, insieme alla ricerca di un punto di contatto, nella solitudine glaciale dell’iper-tecnologica Tokyo.
The Island (2005)
Michael Bay pesca a piene mani dalla tradizione sci-fi, sacrificando originalità in favore di un superconcentrato di citazioni che partono da THX 1138 e Logan’s Run e arrivano fino a Blade Runner, Gattaca o The Matrix (per dire solo i primi che mi vengono in mente). Bay gira bene e adrenalinico, e ci infila anche l’immancabile supercast allstar Ewan McGregor, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, ma – con tutto il bene – non allaccia nemmeno le scarpe a Lucas e a Scott. Purtroppo, poi, Hollywood non sa più fare a meno dell’happy end, che in questo caso è davvero melenso. Comunque sia, un bel scifi-action, anche grazie ad una fotografia bella piena e ad un ritmo da videoclip quasi perfetto.