Eccoci all’ennesimo film sugli eterni ragazzi. Format trito, ma perfetta opportunità di dare lavoro ad attori un po’ passatelli, ma sempre magnifici, che in un action movie vero risulterebbero ridicoli. E quindi, dopo Space Cowboys, RED e affini, ci troviamo alle prese con due uomini in età da pensione che decidono di riprovare il brivido dei loro vent’anni. Uno è uscito di prigione dopo 28 anni, erano due gangster e quindi il divertimento altro non può essere che rubare machine, rapinare farmacie e mangiare cheese burger all’alba. Il tutto è forse involontariamente dolce amaro, ma dovrebbe trattarsi di commedia. Che però non decolla mai davvero, non fa mai davvero ridere, forse perché le uniche battutacce sono tutte basate sul declino della virilità, o sull’overdose di Viagra, puttane russe e threesome fatali. Alla fine il film riesce perfino a non essere male, ma unicamente grazie ai due grandissimi attori che gigioneggiano da una scena all’altra. Pacino è totalizzante, Walken un’ottima spalla, la loro chimica tiene in piedi il tutto, e viva l’attenzione. Ma non c’è molto altro, a parte il goffo tentativo di tarantineggiare del regista Fisher Stevens, che tra una musica e un’inquadratura ci prova, ma tu gli dai una pacca sulla spalla e pensi su da bravo, torna a cuccia. Purtroppo, quando ai titoli di coda ti rendi conto che quel finale aperto potrebbe lasciare spazio a un sequel, non puoi che sperare che a Hollywood ci ripensino.
Hirsch: It’s like the old days, isn’t it? Val: No! It’s better. Because this time we can appreciate it.